Torre Spagnola
La torre di Vignola è una torre che fa parte del complesso di strutture fortificate che, dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera della Sardegna.
Fu l’attuazione di un piano di difesa dalle scorrerie dei Saraceni ad indurre l’Amministrazione Spagnola di Filippo II nel 1605 alla costruzione della torre a presidio della tonnara realizzata qualche anno prima, sostituì il sistema di avvistamento istituito nel 1572 e formato da postazioni mobili (atalayas) o punti di vedetta (guardie morte) i quali avevano presumibilmente anche il compito di creare un collegamento tra la torre dell'Isola Rossa e quella di Santa Reparata. La torre di Vignola è una torre che fa parte del complesso di strutture fortificate che, dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera della Sardegna. È situata su un promontorio a circa 20 m s.l.m.m., tra punta di li Francesi e la frazione di Vignola Aglientu. Edificata utilizzando conci irregolari di granito di media pezzatura recuperati in loco, la torre di Vignola è di forma troncoconica, ha un diametro esterno alla base di 12 metri e altrettanti di altezza, e muri perimetrali dello spessore di circa 2 metri. L'ingresso, posto a 5,35 metri di quota dal suolo, avveniva originariamente con l'ausilio di scale in corda o a pioli che in caso di pericolo potevano essere ritratte con facilità. Verso la metà del 1800 l'accesso al fortilizio venne reso più comodo con la costruzione di una scala esterna. Un'apertura realizzata con piedritti e architrave in pietra introduce alla casamatta, un camerone a prova di bomba del diametro di 6,10 metri con al centro un pilastro che ne sostiene la volta a cupola; dei tramezzi suddividono l'ambiente in tre settori due dei quali, rivolti verso il mare e dotati di troniere, fungevano da alloggi della guarnigione. Appartenendo al genere delle gagliarde (de armas), cioè di difesa pesante, nella vi stazionava fissa una guarnigione composita, comandata da un alcalde (Capitano), dotata di quattro cannoni di grosso calibro, due spingarde e cinque fucili. La torre svetta quasi integra in tutta la sua maestosità, testimone ormai silenziosa delle vicende che le si sono svolte attorno, pronta a raccontare al visitatore storie di navigazioni felici ed infelici, di assalti e di difese, ma anche di gente comune, di pastori e di agricoltori che hanno riempito di vita le estensioni di terra aglientese sulle quali ancora oggi domina.